mercoledì 8 febbraio 2012
"La Primavera asiatica"
A poco più di un anno dalla Rivoluzione dei Gelsomini, il Mondo Arabo continua a ribollire, ma non è il solo. Ancora più ad Est le spinte democratiche cominciano a dare i loro frutti facendo presagire nuovi rimescolamenti politici. D'altra parte l'Estremo Oriente ha già una sua "massa critica di democrazia"- scrive Larry Dimond su The Atlantic- Giappone, Corea del Sud e Taiwan sono democrazie liberali consolidate; Timor Est, Filippine, Mongolia e Indonesia sono, pur con i loro problemi, democrazie elettorali e diverse avvisaglie danno modo di pensare che anche alcuni regime totalitari (leggi Cina e Myanmar) stiano lentamente cedendo ai compromessi. E poi c'è Singapore, che pur essendo ancora la potenza economica non-democratica più forte al mondo, sembrerebbe avviarsi verso un periodo di transizione, come dimostrano i risultati delle ultime elezioni parlamentari del maggio 2011, i peggiori per il People's Action Party dal 1965. Dopo mezzo secolo di egemonia a partito unico, il pluralismo politico si affaccia anche qui.
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