La lotta alla corruzione di Xi Jinping non convince. Non convincono nemmeno gli incoraggiamenti rivolti ai cittadini dalla stampa governativa a partecipare all'opera di pulizia tra i ranghi del Partito. E il caso Xu Zhiyong non fa che adombrare ulteriormente la credibilità del nuovo presidente. Xu, uno dei principali attivisti del movimento che si batte per la pubblicazione dei redditi dei funzionari, è finito agli arresti pochi giorni fa con l'accusa di "disturbo dell'ordine pubblico". Di nuovo verrebbe da dire. Si perché, dal 2009 a oggi, Xu è stato preso in custodia e messo ai domiciliari a più riprese. Ma "Xu non butta bombe, né dice cose offensive che possano ferire i leader. Lui è l'anima della ragione e del rispetto verso tutti, compresi i suoi aguzzini. Eppure quest'uomo risulta apparentemente intollerabile". Cosa lo rende tanto odioso agli occhi della "giustizia" cinese? Per cercare di trovare una risposta, ritengo possa essere utile soffermarsi sul commento del professor Andrew J. Nathan, ospitato su China File.
"Non sappiamo chi prende decisioni di questo tipo (l'arresto di Xu, ndr), ma io credo che la maggior parte delle volte non siano i generalisti del governo, ma piuttosto i professionisti della sicurezza. Questi hanno il compito di mantenere l'ordine sociale e difendere il regime. Per loro gli antagonisti che suscitano maggiori frustrazioni non sono e rivoltosi o i manifestanti, non sono i terroristi o i sabotatori, né i ladri o gli assassini. Sono piuttosto coloro che operano all'interno della legalità e attraggono maggiore supporto sociale -persone come Liu Xiaobo e Chen Guangcheng. Liu ha inviato un appello eloquente per chiedere al regime di seguire quanto scritto nella costituzione, è riuscito a riunire centinaia di intellettuali e ha anche vinto il Premio Nobel per la pace. Cosa potrebbe essere più offensivo?! Chen si è battuto contro le pressioni esercitate sulle donne cinese dalle autorità per la pianificazione delle nascite, diventando il beniamino della comunità internazionale. Che arrogante assurdità! Sono questi gli antagonisti della sicurezza più esasperanti.
Xu Zhiyong rientra in questa categoria di persone: combatte per una buona causa senza violare la legge, guadagnando rispetto diffuso e affetto. Agli occhi degli uomini della sicurezza, cosa potrebbe essere più subdolo e perverso? L'assurdità dell'attacco nei suoi confronti manda un messaggio voluto: proprio come Liu è stato accusato di aver mobilitato altri per sovvertire il potere dello stato, proprio come Chen è stato accusato di aver ostacolato il traffico, sebbene fosse cieco e sottoposto ai domiciliari, così Xu Zhiyong, a sua volta ai domiciliari, è stato accusato 'di aver riunito una folla per sovvertire l'ordine pubblico'. Il messaggio sembra dunque essere: 'la legge è per noi, non per voi'".
Stando a a quanto dichiarato dall'avvocato per la difesa dei diritti umani Teng Biao, sarebbero una quarantina gli attivisti del movimento anti-corruzione finiti agli arresti dallo scorso marzo.
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