sabato 26 marzo 2016
Rassegna: Dispacci dalla Silk Road Economic Belt
Domenica 20 marzo, il treno Chang'an ha lasciato la città di Dostyk, Kazakistan, carico di 2000 tonnellate di merci kazake dirette verso la Cina. La consegna dovrebbe avvenire a Xi'an nell'arco di cinque giorni. Nei due anni passati, il treno ha trasportato solo Made in China in senso opposto, ritornando sempre vuoto. (People's Daily)
La joint venture sino-uzbeka New Silk Road Oil & Gas intende sviluppare giacimenti di gas condensato a Karakul, nella provincia uzbeka di Bukhara. Attraverso due gare si procederà alla selezione dei contractor per la costruzione e manutenzione di 11 pozzi nella regione. Bukhara ospita una delle tre raffinerie dell'Uzbekistan e costituisce il punto di partenza del gasdotto di epoca sovietica che prosegue verso Almaty, Kazakistan. (Steppe Dispatches)
Appena quattro anni fa la Mongolia cresceva ad un ritmo del 17 per cento l'anno. Oggi, sulla scia del crollo dei prezzi delle commodities, le stime della World Bank la pongo attorno allo 0,8 per cento. Il rallentamento cinese non giova al paese centroasiatico, che vede in Pechino il principale mercato di sbocco delle proprie materie prime (pari al 90 per cento del totale dell'export). Un reportage a tinte fosche da Ulan Bator. (WSJ)
La Cina prende in considerazione la costruzione di una ferrovia in Nepal e l'avvio di uno studio di fattibilità per l'istituzione di un accordo di libero scambio. E' quanto emerso durante la prima visita di Stato del Premier nepalese a Pechino che ha portato alla firma di 10 accordi. K.P. Oli ha reso noto il piano per due linee ferroviarie: una in grado di connettere tre delle principali città del paese, e l'altra transfrontaliera a cavallo con la Cina. In passato Pechino si era già impegnato a estendere il collegamento tra la città di Shigatse, in Tibet, a Gyirong, lungo il confine lato Nepal. La cooperazione bilaterale è stata estesa anche alla costruzione di un aeroporto a Pokhara, città turistica dello stato himalayano, e all'accesso delle compagnie commerciali nepalesi ai porti cinesi Per Kathmandu è un modo per svincolarsi dalla dipendenza indiana dopo il blocco degli approvvigionamento scaturito sulla scia delle proteste dei Madhesi nella regione del Terai. Per Pechino si tratta di un altro mattoncino nella ricostruzione dell'antica Via della Seta. (Reuters)
Il Nepal è diventato ufficialmente "dialogue partner" della Shanghai Cooperation Organization. (Xinhua)
La cina si appresta a quasi triplicare la capacità del suo principale "porto terrestre", quello di Manzhouli, nella regione Autonoma della Mongolia. Grazie a lavori di miglioria stradale, entro l'anno il carico di merci processate dalla dogana locale passerà da 3 milioni a 10 milioni di tonnellate. Il 65 per cento del commercio terrestre tra la Cina e la Russia passa proprio da lì. (Xinhua)
Xi Jinping sarà in Repubblica Ceca dal 28 al 30 marzo prima di proseguire per il Nuclear Security Summit di Washington. Si tratta della prima visita nel paese da parte di un capo di Stato cinese, nonché del debutto di Xi in una nazione dell'Europa Centrale e Orientale. I rapporti bilaterali, minati in passato dalla vicinanza di Praga a Taiwan e al Dalai Lama, hanno segnato un netto miglioramento da quando Milos Zeman ha assunto la guida del governo. Zeman era stato l'unico leader dell'UE a presenziare alla parata per la fine della Seconda Guerra Mondiale. La Cina è il secondo principale partner commerciale della Repubblica Ceca. (People's Daily)
La Russia comincerà e terminerà presto la costruzione del ponte attraverso il fiume Amur tra la città Nizhneleninskoye, nella regione autonoma ebraica russa, e Tongjiang, nella provincia cinese dello Heilongjiang. Parola di Yury Trutnev, vicepremier e rappresentate presidenziale plenipotenziario nel Far East russo. La Cina ha cominciato a tirare su la sua parte nel 2004. (Sputnik)
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