giovedì 27 marzo 2014

Alibaba si dà alla finanza


"E' il nostro momento più difficile e allo stesso tempo il più glorioso." Così Jack Ma, fondatore e presidente del colosso dell'e-commerce cinese Alibaba, ha commentato la decisione delle 'big four' (Construction Bank of China, Commerce Bank of China, Agricultural Bank of China e Bank of China) di abbassare i limiti sull'ammontare delle singole transazioni che i depositanti possono effettuare attraverso veicoli di pagamento per terzi. Una mossa che sembra andare a contrastare la popolarità crescente di Alipay, la piattaforma di pagamento online lanciata da Alibaba nel 2004 che lo scorso anno ha gestito operazioni di mobile payment di oltre 100 milioni di utenti, per un totale di 900 miliardi di yuan (circa 104 miliardi di euro). Più di quanto totalizzato complessivamente dalle statunitensi PayPal e Square Inc.

Alcuni giorni fa la PBoC (People's Bank of China) aveva rilasciato una prima bozza di regolamento per limitare i singoli acquisti attraverso servizi di pagamento online non statali a 5000 yuan, fissando un tetto mensile massimo di 10.000 yuan, oltre a vietare alle società internet transazioni offline e limitare i trasferimenti da conti bancari a conti gestiti da società.

L'annuncio della banca centrale era stato anticipato da altre manovre volte a ridimensionare i pagamenti elettronici. Ufficialmente per 'motivi di sicurezza', PBoC aveva già provveduto a bloccare temporaneamente le transazioni online attraverso la scannerizzazione di codice a barre da dispositivi di telefonia cellulare. Oltre a vietare alle banche di creare conti correnti per piattaforme di pagamento che fanno capo a Alibaba e Tencent, terza società internet più grande al mondo dopo Google e Amazon. Il tutto giusto pochi giorni prima che la creatura di Jack Ma e China Citic Bank (link) procedessero all'emissione di circa un milione di nuove carte di credito con codice QR (link).

In Cina le transazioni mobile e online hanno registrato una crescita frenetica negli ultimi anni. Secondo dati di iReserach Consulting Group, nel 2013 il mercato dei pagamenti digitali si è espanso del 47%, raggiungendo quota 5,37 trilioni di yuan. Pare che soltanto nel mese di gennaio i money market fund gestiti da Alibaba, Tencent e Baidu abbiano 'sottratto' un trilione di yuan ai depositi bancari tradizionali. Le società internet forniscono questi servizi finanziari in partnership con società d'investimento; Alibaba per esempio ha fatto richiesta per investire in una quota del 51% di Tianhong Asset Management Ltd (link), oggi sulla buona strada per diventare il più grande gestore di fondi comuni d'investimento della Cina continentale.

Da qui la necessità di fare ordine. «Se le società internet vengono autorizzate a fare ciò che vogliono, le probabilità che qualcosa vada storto saranno molto alte e l'impatto sulla stabilità dei mercati finanziari maggiore» aveva affermato Yang Kaisheng, ex Presidente dell'Industrial and Commercial Bank of China. (Segue sull'L'Indro)

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