venerdì 14 marzo 2014
Cina violenta
(Aggiornamento del 16 marzo - Come volevasi dimostrare: knife fight in China sparks rumours)
La Cina torna a tingersi di rosso. Questa mattina un assalitore armato di coltello ha ucciso cinque persone creando il panico in un mercato rionale, a Changsha, nello Hunan. La polizia ha freddato uno dei colpevoli e ha preso in custodia almeno uno dei sospetti. Secondo la ricostruzione dei media locali, tutto sarebbe nato semplicemente da una disputa tra due venditori. I dettagli non sono chiari ma, il New York Times riporta che due dei sospetti erano dello Xinjiang; un particolare che dopo il massacro di Kunming ha proiettato un'ombra fosca sull'episodio. Nonostante le autorità abbiano subito specificato NON si è trattato un attentato terroristico, la notizia è stata ripresa da tutti i principali quotidiani internazionali. Permane il dubbio che vi possano essere state motivazioni etniche, ok, ma si tratta comunque di una semplice lite da strada, come ne avvengono in continuazione in qualsiasi parte del mondo. In un altro momento storico, magari, l'episodio sarebbe stato relegato alla stampa locale. Ma questa è la Cina del dopo Kunming, la Cina che si interroga sull'incomprensibile sorte del Boeing della Malysia Airlines. Il peso che è stato dato alla notizia, la ricerca morbosa di immagini crude sull'internet cinese, riflettono lo stato di inquietudine in cui verte il Paese. Dove un fatto di cronaca diventa miccia scatenante di inquietudini più profonde. In Cina c'è qualcosa che non va.
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