martedì 18 ottobre 2011

La tragedia di Foshan scuote il popolo del web

E' possibile essere investiti da due camion e trascorrere agonizzante sull'asfalto sette lunghissimi minuti senza che nessuno dei passanti presti alcun soccorso? A quanto pare, a Foshan, nota città dell'industrialissima provincia del Guangdong, questo non solo è possibile, ma da giovedì scorso è anche realtà. La vittima, una bambina di due anni, dopo essere stata travolta da un furgone nei vicoli di un locale mercato all'ingrosso, viene totalmente ignorata dai presenti. Ben 18 persone le camminano a fianco senza alzare una mano, chi tirando dritto, chi guardando altrove o evitando il piccolo corpo in fin di vita. Un secondo veicolo le passa sopra, ma ancora nulla: quel fagotto insanguinato pare essere invisibile agli occhi dei passanti. Soltanto una donna, accortasi dell'accaduto, va in aiuto di Yue Yue - questo il nome della bimba - la solleva e la depone sul ciglio della strada. Chiede inutilmente aiuto ad un negoziante nelle vicinanze, poi, gridando, richiama l'attenzione della madre, la quale, impegnata nelle faccende in casa, non si era accorta dell'improvvisa assenza della figlia. Ora la bambina è in stato vegetativo.

L'agghiacciante storia, filmata per intero da una telecamere di sorveglianza, è stata subito denunciata dalla stampa internazionale, e rapidamente il tam tam dalla carta stampata si è riversato sulla rete. Ora il caso Foshan ha suscitato lo sdegno generale, divenendo, con 4,5 milioni di tags, l'argomento più discusso su Sina Weibo, il "Twitter cinese" ormai piattaforma privilegiata dal popolo del Regno di Mezzo per far sentire la propria voce. "Please Stop Apathy" è il nome della campagna  lanciata sul microblog con lo scopo di porre fine al dilagare di una serie di episodi che hanno come comune denominatore la crescente insensibilità della società contemporanea cinese.

Tutto cominciò nel 2007, quando un'anziana donna di Nanchino, urtata mentre cercava di salire su un autobus, cadde a terra rompendosi il fianco sinistro. Peng Yu, uno dei passeggeri che era sceso dal mezzo, accortosi dell'accaduto soccorse la donna per accertarsi sulle sue condizioni; poi la scortò in ospedale e le diede 200 yuan. Un gesto che è costato molto caro all'uomo, in seguito denunciato dalla parte lesa e condannato dalla Corte a pagare le spese mediche, poiché - secondo la "logica del tribunale" - il suo intervenuto poteva essere stato motivato soltanto dal senso di colpa.

A quanto pare la storia di Peng in Cina se la ricordano un po' tutti, perché, dal giorno dell'incidente di Nanchino, i casi di omissione di soccorso sono ormai il "companatico" dei media nazionali. Il popolo di internet non sembra avere dubbi: se da una parte la società si sta evolvendo sospinta da un'economia in continua crescita, dall'altra l'umanità transita pericolosamente verso uno stato di apatia; i portafogli sono sempre più gonfi mentre i cuori si inaridiscono. "Tutta l'esistenza di una persona ruota intorno al denaro; la gente pensa solo a come arricchirsi, senza prestare attenzione alle esigenze dell'altro. Siamo giunti ad un punto di disumanizzazione" commenta su Weibo un netizen che si firma come Lijieya. Poi ovviamente le critiche vanno a colpire il sistema giudiziario cinese, incapace di tutelare chi agisce spinto da buone intenzioni. Ma gli strali  più avvelenati sono tutti riservati per il Partito, accusato di "servirsi dei successi economici per nascondere la malignità delle proprie azioni".

L'umanità che fu rimane soltanto nel ricordo della solidarietà dimostrata da tutta la nazione verso i terremotati del Sichuan nel 2008. "Chi ha i soldi fugge all'estero. Questo posto non è più vivibile: la mancanza di moralità lo ha reso un inferno" scrive Xudream, un altro degli "cyber-indignati". D'altra parte il caso Foshan non ha fatto altro che gettare ulteriore benzina su un fuoco che arde ormai da mesi, alimentato dai numerosi problemi che attanagliano il Paese di Mezzo, vertiginoso aumento del costo della vita in primis (link). Un ultimo appello dalla rete evidenzia la profonda disperazione che serpeggia tra i cittadini: "Dimenticate il PIL e il boom economico, sono soltanto stronzate. Mi vergogno di essere cinese; mondate le nostre anime corrotte! "

(A.C)

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