venerdì 2 settembre 2011

Zoellick: "le falle del Modello Cina"

"La locomotiva Cina" è a corto di carburante e, in rallentamento negli ultimi mesi, rischia nel prossimo decennio di giungere al capolinea. Secondo un editoriale del presidente della Banca Mondiale, Robert Zoellick, comparso ieri sul sito web della World Bank e sul Financial Times, il Regno di Mezzo sta gradualmente esaurendo i punti di forza che gli hanno permesso negli ultimi vent'anni di conquistare il secondo posto sul podio delle potenze mondali. Durante un seminario economico tenutosi a Pechino lunedì, Zoellick alla sua quinta visita in Cina da quando nel luglio 2007 ha assunto la direzione della World Bank, ha mostrato il suo stupore per come un modello di crescita basato esclusivamente sulle esportazioni e sugli investimenti all'estero sia riuscito a raggiungere una tale espansione, sottolineando che, senza un cambiamento netto, il Dragone “corre il rischio di amplificare i problemi della sua economia e di quella globale”. Sul banco degli imputati la riduzione della crescita della produttivita', le prospettive ridotte della produzione a basso valore aggiunto e l'invecchiamento della popolazione. “Senza profonde riforme strutturali, ha proseguito il presidente della Banca Mondiale, la Cina rischia di trovarsi invischiata nella ‘trappola del reddito medio’. Nel breve periodo, il rischio è quello rappresentato dall’alta inflazione provocata dall’aumento dei prezzi dei generi alimentari. Nel lungo termine, stanno venendo a mancare i fondamentali della crescita cinese.” Spine nel fianco di Pechino sono anche il problema ambientale, l'allargamento della forbice tra ricchi e poveri, lo sfruttamento energetico intensivo, le emissioni di carbonio incontrollate, un settore dei servizi sottosviluppato e l'eccessiva dipendenza dai mercati esteri. Zoellick poi, ha richiamato l'attenzione sugli elementi cardine necessari per realizzare la transizione verso un'economia di mercato; in primis la ridefinizione del ruolo dello Stato, lo Stato di diritto, il rafforzamento del settore privato e la promozione delle riforme dei mercati finanziari.

di Alessandra Colarizi

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