giovedì 23 agosto 2012

Giornalista canadese: la Cina mi ha chiesto di spiare il Dalai Lama


Intervista a Mark Bourrie:
Canadian journalist: China asked me to spy on Dalai Lama | CTVNews


Mark Bourrie, giornalista canadese, dopo due anni di collaborazione con l'agenzia statale cinese Xinhua, ha lasciato ad aprile il suo incarico come corrispondente a Ottawa. Gli era stato chiesto di spiare il Dalai Lama.

Una serie di richieste inusuali avevano da tempo messo in allerta il reporter sino a, quando la scorsa primavera, fu inviato a scoprire quanto detto durante un incontro privato tra il Primo Ministro canadese Stephen Harper e Sua Santità, in visita nella capitale federale. Quando si è reso conto che i suoi resoconti non venivano pubblicati ha chiesto spiegazioni al bureau chief. "Siamo qui come giornalisti o per sfruttare le nostre credenziali come Ottawa Press Gallery per accedere ad informazioni da inoltrare al governo cinese?" ha domandato Bourrie al suo capo Zhang Dacheng "se è per il secondo motivo non voglio avere nulla a che fare con questa storia".
L'agenzia non pubblica notizie che potrebbero mettere in imbarazzo Pechino né commenti rilasciati dal Dalai Lama: tutte le varie relazioni sono andate dritte a Zhongnanhai, il quartier generale del Partito, per fini di intelligence. E' quanto avrebbe risposto all'epoca l'editor. Mercoledì scorso, invece, Zhang ha negato ogni cosa, definendo le accuse del giornalista canadese false e frutto di un'ideologia da "Guerra Fredda".

Fonte: CTV News

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