mercoledì 3 settembre 2014

La storia dei Garrat secondo Pechino


Tempo fa mi ero occupata della storia dei Garrat, la strana coppia canadese accusata di 'furto di segreti di Stato' al confine con la Corea del Nord. Dai pochi elementi emersi inizialmente, il caso risultava di difficile decifrazione. Ci si chiedeva sopratutto se i due, ferventi cristiani, fossero stati presi di mira per la loro fede o fossero piuttosto stati scelti come vittima sacrificale dopo lo scambio di accuse tra Pechino e Ottawa circa presunte attività di hacking. Ho chiesto ad Adam Cathcart, professore di letteratura cinese presso l'Università di Leeds nonché Editor in Chief di SinoNk.com, un breve commento a riguardo:

Il recente arresto dei due cittadini canadesi, che gestivano un caffè a Dandong, contiene implicazioni abbastanza ovvie e importanti per chi segue il vicino Stato della Corea del Nord. Ma è veramente la Corea del Nord il punto centrale di questo caso? O è piuttosto un elemento accessorio per uno scontro di proporzioni maggiori tra Cina e Canada? Ora che sono emersi più elementi, la storia come è stata ripresa dai media cinesi sembra far propendere più per la seconda ipotesi. A dire il vero ci sono molte prove che documentano l'interesse dei Garrat nel promuovere il cristianesimo e un qualche cambiamento nella Corea del Nord. E' evidente che la loro posizione nella regione di confine servisse a "raggiungere la Corea del Nord con Dio, cambiamenti e assistenza pratica", come i Garrat si erano impegnati a fare dal novembre 2013. Qualcosa che Pechino non tollera di buon grado e facilmente può aver stimolato una cooperazione sino-nordcoreana per mantenere la sicurezza lungo la frontiera.

Com'è stata coperta la storia dalla stampa cinese? Un articolo pubblicato il 6 agosto dal Huanqiu Shibao riportava quanto segue:
"Il 5 agosto AFP ha riportato una nuova speculazione, ovvero che i Garrat abbiano un'altra identità: quella di cristiani. Il rapporto racconta che lo scorso novembre il Signor Garrat avrebbe detto "Dio mi ha detto 'vai in Corea del Nord, ci incontreremo lì; recati lì e apri un bar. Abbiamo servito il miglior caffè della regione e abbiamo potuto fare anche altre cose. Abbiamo avuto contatti con i nordcoreani il più spesso possibile e, insieme a Dio e Gesù, abbiamo fornito loro aiuto". ("“主说,去朝鲜吧,我会在那里与你相见,去开一家咖啡馆。我们提供了(中朝)边界地区最好的咖啡,我们也做了其他一些事情。我们尽量接触朝鲜,与上帝一起,与耶稣一起,并为此提供援助”。)

Rispetto alla versione originale in inglese, i media cinesi hanno eliminato il contesto in cui Garrat ha ricevuto il messaggio di Dio, durante un incontro di preghiera, ma per il resto è piuttosto fedele. nel riprendere il contenuto di un pezzo del Globe and Mail, il Huanqiu sottolinea che i Garrat "hanno fornito ospitalità a molti giornalisti occidentali che venuti a Dandong si sono seduti al loro bar. Lì hanno potuto guardare fuori dalla finestra verso il Sino-Korean Friendship Bridge e controllare la situazione, situazione che ha permesso loro di avere una comprensione più sottile della potente e decisiva relazione tra Cina e Corea del Nord".

La copertura dei media cinesi ha privilegiato un'interpretazione dell'arresto collegata alle accuse incrociate con il Canada, rendendo la versione di Charles Burton molto più verosimile ("Il fatto che le accuse di hackeraggio mosse ai computer del PLA siano false fa parte di questo messaggio di scherno al nostro Primo Ministro").

In generale si può dire che il Huanqiu Shibao, quotidiano di punta della politica estera cinese gestito dal People's Daily, abbia scelto di inserire il caso di spionaggio a Dandong nel quadro più ampio delle relazioni sino-canadesi. Almeno così è come viene trattato nella Repubblica popolare: nel pezzo del 7 agosto il Huanqiu si concentra quasi esclusivamente su come la storia ha rivelato la confusione e l'impotenza di Stephen Harper [il Primo Ministro canadese]. Comunque il caso è stato quasi ignorato dagli organi d'informazione cinesi, nonostante ultimamente siano piuttosto ricettivi per quanto riguarda lo sviluppo del fondamentalismo religioso nelle aree di confine (sopratutto nello Xinjiang) che deve essere monitorato, riferito e combattuto.

Un altro articolo del Huanqiu piuttosto esteso riporta il commento di Wang Qiang, per il quale forze straniere (compresa Taiwan) sono state in grado di muoversi [in Cina] attraverso canali commerciali "a causa di una crescita economica troppo repentina e con regolamentazioni inadeguate". Per questo avverte il popolo cinese a stare in guardia da queste aziende estere. Il medesimo articolo riprende un'analisi di AFP, ma nel modo tipico in cui la Cina è solita parlare della Corea del Nord. La decisione di Pechino di chiudere il caffè è dovuto anche al fatto "di voler eliminare rimuovere una fonte di fastidio per il vicino alleato" (为了帮好朋友除掉麻烦) che si trova ad avere problemi con cristiani troppo zelanti. Vi è una certa ironia nel fatto che proprio la Cina, che da tempo pone l'attenzione sul bisogno di migliorare l'ambiente per gli investimenti in Corea del Nord, sia ora diventata un posto poco raccomandabile per gli stranieri che vogliono fare affari.







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