sabato 11 febbraio 2012

Lo Yunnan come Wukan: vince il dialogo


Il "modello Wukan" (link) spopola nel sud della Cina. Dopo i successi ottenuti dalla gestione Wang Yang nei patteggiamenti con i cittadini ribelli di Wukan, il capo del partito del Guangdong sembra aver aperto la strada ad una corrente più "liberal", che nei rapporti con il popolo sostituisce l'arma del dialogo a quella della repressione.

Ancora una volta le spinte riformiste arrivano da sud, dalla provincia esotica dello Yunnan per l'esattezza, dove la visita porta a porta del segretario del partito provinciale, Qin Guangrong, ha lasciato di stucco gli abitanti di un piccolo villaggio del sud-ovest del Paese. "Il segretario del partito ha mangiato e chiacchierato con noi, poi ci ha augurato un Buon Anno e abbiamo brindato insieme" ha raccontato commosso il signor Zhang, 42enne abitante di Bixi, villaggio della contea autonoma di Mojiang Hani. "E' anche rimasto a casa nostra per una notte, e ci ha versato un contributo spese".

Qin si è informato sulle condizioni di vita dei cittadini e sul comportamento tenuto dai funzionari locali nei loro confronti, racconta il China Daily, voce ufficiale del Pcc. Tutto alla grande. "I nuovi provvedimenti presi dal governo provinciale - per favorire il contatto diretto tra quadri e residenti- si è rivelato molto utile" ha dichiarato Zhang. Con l'aiuto delle autorità locali, nel 2010 il villaggio è stato spostato dal suo luogo originario che, soggetto a frane, risultava ormai poco sicuro.
Poi Zhang sfodera il suo piccolo tesoro, una carta recante tutti i numeri dei funzionari di maggior spicco della contea. La distribuzione di queste carte ha contribuito molto ad alleviare le preoccupazioni degli abitanti del villaggio; come nel caso del vecchio ponte pericolante che costò la vita ad un cittadino precipitato nel fiume sottostante e annegato".

Per qualsiasi problema, il capo di villaggio utilizza la carta per entrare in contatto con i funzionari locali, e così per aprile Bixi avrà il suo nuovo ponte da 120mila yuan (19.000 dollari), finanziato interamente dal governo della contea. Ogni funzionario della nostra città ha il dovere di essere a disposizione di 3 o 4 famiglie, le quali possono chiamarlo in caso di bisogno 24 ore su 24, anche di notte se occorre" ha affermato il capo del partito di Lianzhu, città che esercita la giurisdizione su Bixi.

Oggi la vita nella contea è proprio quell'esempio di "armonia" sociale tanto decantata dalla retorica del Partito, un esempio ancora una volta raggiunto attraverso lacrime e ingiustizie. Nel 2008 anche la provincia di Menglian (Yunnan) era stata teatro di rivolte, secondo un copione simile a quello di Wukan: cittadini infuriati lamentavano la violazione dei loro diritti sulla terra da parte di una società locale produttrice di gomma. All'inutile appello inoltrato alle autorità, avevano fatto seguito le maniere forti: prese di mira le auto della polizia, rasi al suolo alberi e bloccate le strade della città per impedire ai funzionari locali di entrare. Dopo la rivoluzione di Menglian il governo ha deciso di cambiare tattica, venendo maggiormente incontro alle esigenze del popolo e mantenendo rapporti più stretti con i residenti. "Eravamo abituati ad odiare i funzionari, ora andiamo d'accordo come fratelli" ha raccontato Yan, che ha aderito al partito entrando nell'amministrazione di villaggio.

Un'altra storia a lieto fine che ha per protagonista funzionari e popolino, un'altra storia in cui le tensione vengono allentate grazie alla politica del compromesso e del dialogo; se si considera poi che il cantore è uno dei quotidiani ufficiali di Zhongnanhai, dietro al successo ottenuto nella provincia dello Yunnan, potrebbe nascondersi molto di più. Forse un incitamento per tutto il resto della Cina a seguirne l'esempio, forse.

Intanto Wukan ha già avuto la sua bella conquista: alcuni giorni fa gli abitanti del villaggio si sono recati alle urne per scegliere la commissione che supervisionerà l'elezione dei rappresentanti locali, prevista per il 1 marzo. Magari un giorno anche a Menglian avverrà lo stesso

Come disse nonno-Wen- più noto come Primo Ministro Wen Jiabao- il 31 gennaio, in occasione dell'apertura dei lavori del Consiglio di Stato:  il governo dovrebbe “creare canali per la gente affinché possa esprimere le proprie critiche, così come il governo dovrebbe ascoltare i suoi consigli e assorbire i  suggerimenti per migliorare il proprio funzionamento". Più o meno sincere, le parole del premier uscente hanno comunque la loro importanza. Almeno poi non si venga a dire che non ve l'aveva detto.

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