mercoledì 13 aprile 2016

Rassegna: Dispacci dalla Silk Road Economic Belt


Alibaba e Porter City Holding hanno in cantiere un progetto logistico, a Burgas, città costiera della Bulgaria. la collocazione geografica non è casuale dal momento che Burgas è il secondo principale porto del paese con sbocco sul Mar Nero. La città sarà la prima destinazione europea lungo la tratta ferroviaria che dalla provincia dello Henan permetterà alle merci cinesi di raggiungere la Georgia passando prima per Kazakistan e Azerbaijan. Il progetto dovrebbe essere completato in tre anni. Alibaba ci metterà 100 milioni di euro. (Balkan Insight)

La collaborazione Cina-Tajikistan-Afghanista-Pakistan "non è una NATO centroasiatica". La rassicurazione è arrivata in un'intervista rilasciata a Sputnik da alcuni funzionari militari cinesi. (Eurasia)

Il Xinjiang lancia tre rotte turistiche terrestri per ravvivare gli scambi con i paesi vicini: la China-Kazakhstan-Kyrgyzstan rote, la China-Tajikistan route e la China-Russia-Kazakistan-Mongolia route (Xinhua)

L'Asia Centrale manca di sinologi ed esperti di Cina e Pechino viene visto come un generoso finanziatore ma non come il potenziale acquirente di beni centroasiatici. Alcune osservazioni molto condivisibili che potrebbero avere diverse ripercussioni sul progetto Nuova Via della Seta. (China in Eurasia)

L'India boicotta il corridoio economico Cina-Pakistan. A dirlo (anzi, a ribadirlo giacché simili accuse non giungono nuove) è stato il capo delleo staff dell'Esercito pakistano, Raheel Sharif, nell'ambito di una conferenza tentasi a Gwadar, il porto sullo stretto di Hormuz gestito dalla cinese e vero centro del CPEC. Lo scorso mese, nella regione del Baluchistan era stato arrestato un ufficiale della marina indiana che Islamabad dice essere in realtà un ufficiale della RAW principale agenzia di intelligence esterna. Reuters

Il premier kirghiso, Temir Sariyev, è stato costretto a dimettersi sulla scia delle polemiche scaturite dall'assegnazione dell'appalto per la costruzione di una strada nei pressi del lago Issyk-Kul alla compagnia cinese Longhai. Lo scorso mese una commissione parlamentare ha scoperto che la società era sprovvista della licenza necessaria ai lavori. Sariyev era in carica dallo scorso 5 maggio (Diplomat)

A fronte di un calo dell'1,4 per cento verso l'UE, del 3,4 per cento verso gli Usa, e dell'8,5 per cento verso l'Asean, nel primo trimestre del 2016 l'export cinese ha segnato un trend positivo se si considerano i mercati lungo la "One Belt One Road", come Pakistan (+ 26,4 per cento) e Bangladesh (+ 16,6 per cento) Bangladesh. (SCMP)

Pechino vuole esportare il modello Shenzhen a Gwadar, il porto pakistano considerato il fulcro del corridoio CPEC da 46 miliardi di dollari. La sfida è quasi una "mission impossible" se tiene conto dell'impervietà del luogo affetto da scarsità idrica, carenza elettrica e minacce terroristiche. (WSJ)

Vale 2 miliardi di dollari la visita del capo del partito dello Xinjiang, Zhang Chunxian, in Pakistan. Durante la sua quattro giorni della Terra dei Puri, Zhang (accompagnato da una delegazione) ha firmato accordi, tra gli altri, per infrastrutture, progetti energetici e logistici. (Reuters)

Come Khorgos, la cittadina al confine sino-kazako, potrebbe presto prendere il posto degli storici bazaar di Karasu e Dordoi, punto di snodo delle merci cinesi in Kirghizistan. (Radio Free Europe)

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