lunedì 17 luglio 2017

In Cina e Asia - Indagato l'ex segretario di Chongqing



[Rassegna del 17 luglio]

WSJ: indagato l'exsegretario di Chongqing

Secondo il Wall Street Journal, Sun Zhengcai, l’ex segretario del partito di Chongqing sarebbe indagato per corruzione. L’indiscrezione segue di poco la notizia di un ricambio ai vertici della megalopoli del sud, citata in passato per i suoi successi economici ma finita di recente nel mirino della Commissione per l’ispezione e la disciplina per non essere riuscita a liberarsi del tutto “dell’eredità dannosa” di Bo Xilai, astro in ascesa della politica cinese finito — probabilmente — vittima di una lotta ai vertici del potere comunista alla vigilia del XVIII Congresso del Pcc.

Sabato, Chen Min’er, ex governatore del Guizhou molto vicino a Xi Jinping, ha assunto la guida della municipalità rimpiazzando Sun, la cui assenza alla cerimonia per il passaggio delle consegne parrebbe avvalorare quanto riferito dalle fonti del WSJ.

Se la notizia venisse confermata si tratterebbe del primo arresto di un membro del Politburo dallo scandalo di Bo. Il tempismo non è casuale. a novembre il prossimo Congresso del partito sancirà un massiccio ricambio dei 25 membri del Politburo, mentre — salvo imprevisti — cinque dei “magici sette” del Comitato permanente — tranne Xi Jinping e il premier Li Keqiang — dovranno lasciare il proprio incarico.

Proprio oggi Wang Qishan, lo zar dell’anticorruzione, ha autografato un articolo pubblicato sul People’s Daily in cui accusa la leadership del partito di “debolezza” mettendo in evidenza gli “sforzi insufficienti per una rigorosa implementazione della disciplina interna”. Wang dovrebbe lasciare la sua posizione con il rimpasto del prossimo autunno per sopraggiunti limiti d’età, ma secondo alcuni rumors, il suo stretto rapporto con Xi potrebbe assicurargli un altro mandato di cinque anni, in barba alle norme consuetudinarie del partito.

Xi Jinping: “più potere alla banca centrale”
La banca centrale dovrà assumere un ruolo più preponderante nel “rilevamento di crisi sistemiche nel sistema finanziario cinese”. Lo ha dichiarato Xi Jinping durante la National Financial Work Conference, tenutasi lo scorso weekend a distanza di cinque anni dall’ultima sessione, invitando la finanza a servire meglio l’economia reale L’incontro ha sancito anche la nascita di una commissione speciale (il Financial Stability and Development Committee) che opererà sotto il controllo del Consiglio di Stato. Non sono stati forniti dettagli sul modo in cui verranno rafforzati i controllo. E’ dall’inizio dell’anno che la leadership cinese annovera la volatilità del sistema finanziario tra i principali fattori di rischio per l’economia nazionale. Ciononostante secondo i dati rilasciati lunedìdall’Ufficio Nazionale di Statistica, nel secondo trimestre la crescita ha battuto nuovamente le aspettative degli analisti segnando un 6,9% rispetto al 6,5% pronosticato da Pechino per il 2017.

Non allenta invece la presa sull’emorragia di capitali all’estero. Secondo ilWall Street Journal, il 20 giugno le autorità preposte alla gestione del settore bancario hanno chiesto ai principali istituti di credito cinesi di chiudere i rubinetti dei prestiti alla conglomerata Wanda, una delle società più attive nelle acquisizioni oltremare. Proprio la scorsa settimana il gruppo di Wang Qinalin aveva annunciato la vendita di buona parte dei propri hotel e parchi tematici.

Turisti cinesi spendono meno in acquisti, ma spendono eccome se spendono

Lo scorso anno, lo shopping dei viaggiatori cinesi ha registrato un calo del 17%, con una spesa media di 6.705 yuan (986 dollari) contro i 8.050 yuan del 2015. Le motivazioni sono sostanzialmente due: il viaggio non è più considerato una rara occasione per accedere ai prodotti esteri. L’ e-commerce cross-border ha raggiunto un valore pari a 60 miliardi di dollari. Questo vuol dire che gli articoli importati possono ora essere ordinati online e consegnati nel giro di un giorno, spesso esenti dalle imposte riscosse sulle vendite al dettaglio. In secondo luogo, a giudicare dal trend dei consumi interni, si può individuare una diversificazione dei gusti della classe media, sempre più incline a destinare i propri soldi all’intrattenimento, settore cresciuto del 70% negli ultimi cinque anni. Insomma, più che spendere meno si tratta di spendere in modo diverso. Secondo una ricerca della società di consulenza Oliver Wyman, in realtà, i cinesi sono ancora in cima alla classifica dei turisti più di manica larga, anche se lo shopping è sceso dal 41% al 33% del totale di quanto sborsato.

Seul propone colloqui militari con la Corea del Nord

Lunedì, il ministero della Difesa sudcoreano ha proposto colloqui militaricon il Nord per il 21 luglio, ultimo sforzo da parte della nuova amministrazione di creare un canale di dialogo con Pyongyang a pochi giorni dal primo test di un missile balistico intercontinentale. L’incontro, da tenersi nel “villaggio della pace” di Panmunjom, avrebbe lo scopo di interrompere tutte le attività che rischiano di creare tensione nella zona demilitarizzata. L’ultima tornata di colloqui risale al 2015. Seul ha anche avanzato la possibilità di riprendere i progetti umanitari tra le due Coree per riavviare il ricongiungimento famigliare tra le due parti del confine in occasione del Chuseok, il principale festival del raccolto in Corea. Pyongyang non ha ancora risposto all’invito. In passato, tuttavia, a ogni proposta di negoziazione è stata anteposta la richiesta della restituzione delle 12 disertrice nordcoreane fuggite da un ristorante di Ningbo lo scorso anno.

World Food Programme: “è crisi alimentare per 80mila bambini birmani”

Secondo il World Food Programme, nelle zone musulmane del Myanmar, percorse da tensioni etniche, 80mila bambini sotto i cinque anni sono affetti da grave malnutrizione. Una condizione che sta colpendo un terzo delle famiglie di Maungdaw, nello stato Rakhine teatro di scontri tra ribelli islamici ed esercito birmano. Secondo i gruppi per la difesa dei diritti umani le operazioni dei militari sono sfociate in soprusi e violenze contro la popolazione locale. Un quarto delle famiglie sarebbe ormai composto di sole donne. Stando al report, nessun minore di età inferiore ai 2 anni ha raggiunto i requisiti minimi per una dieta adeguata, mentre 225.000 persone hanno bisogno di assistenza umanitaria. Finora il governo guidato informalmente dalla premio Nobel Aung San Suu Kyi ha rigettato le critiche vietando ai membri dell’Onu l’accesso alle aree colpite dalla crisi per effettuare indagini indipendenti.

(Pubblicato su China Files)

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