lunedì 24 luglio 2017

In Cina e Asia — Gli Usa pianificano incursioni regolari nel Mar cinese


(Rassegna stampa del 24 luglio)

Gli Usa pianificano incursioni regolari nel Mar cinese


Secondo il sito conservatore Breitbart News, Donald Trump avrebbe approvato un piano per dare più libertà alla marina americana nel mar cinese meridionale. Sottoposto al vaglio della Casa Bianca lo scorso aprile, il programma — voluto dal segretario alla Difesa Jim Mattis — prevede una pianificazione dettagliata per un anno di tutte le operazioni di “freedom of navigation” da condursi nelle acque contese tra la Cina e i vicini rivieraschi. Si tratta di una tabella di marcia piuttosto serrata che lascia intuire l’esecuzione delle intrusioni con scadenza regolare e sotto la diretta supervisione del Pentagono. Non è chiaro se il piano faccia parte di una nuova strategia nell’Asia-Pacifico. Tuttavia, la sua implementazione rischia di irritare ulteriormente Pechino in un momento in cui gli Usa cercano una sponda cinese per far fronte a un possibile lancio missilistico nordcoreano da sommergibile.

Xi ospite d’onore alle celebrazioni per il 90esimo compleanno del PLA
Il presidente Xi Jinping sarà l’ospite d’onore delle esercitazioni militari in programma per il 1 agosto, data di nascita dell’esercito cinese (PLA). Le simulazioni di guerra — che comprenderanno truppe speciali, aviazione e unità cibernetiche— si terranno a Zhurihe, base militare d’addestramento più grande d’Asia situata nella Mongolia Interna. Negli ultimi anni Xi, che oltre ad essere presidente e segretario del Pcc è anche capo della Commissione militare centrale, ha avviato una riforma volta a modernizzare e rendere più efficiente l’esercito più numeroso del mondo. Come spiega una fonte al Scmp,“le esercitazioni di quest’anno saranno le più maestose di sempre con il fine di celebrare il 90esimo anniversario della fondazione del PLA, tuttavia gli sviluppi lungo i confini della Cina, come l’attuale stallo militare militare tra le truppe cinesi e indiane sull’Himalaya e l’ultimo test missilistico di Pyongyang, potrebbero influenzare la sua portata”.

Membri della Lega della Gioventù comunista snobbati dal Congresso


Il prossimo autunno circa 2300 delegati prenderanno parte ai lavori del XIX Congresso del partito, che si tiene in Cina ogni cinque anni per rinnovare la leadership. Mentre in passato tutto si è svolto secondo un copione ben consolidato, quest’anno potrebbero verificarsi diversi colpi di scena. Cinque membri del comitato centrale del Pcc non hanno ancora ricevuto alcun invito,il che potrebbe far presagire un’inusuale rimozione dall’organo collegiale. Tutti e cinque gli esclusi appartengono alla Lega della Gioventù Comunista, vivaio per molti alti funzionari compreso l’ex presidente Hu Jintao. Nell’ultimo anno la progressiva concentrazione del potere nelle mani di Xi Jinping è stata scandita da espliciti stoccate contro la Lega, accusata di essersi trasformata in un’organizzazione elitaria fine a sé stessa. Mentre le critiche sembrano suggerire crescenti fratture interne al partito, per il politologo Kerry Brown la rottura dei vecchi schemi potrebbe facilitare una transizione verso pratiche più meritocratiche. Insomma, la promozione non è più l’esito scontato di un percorso professionale, ma un obiettivo da perseguire con impegno.

Cina: oltre metà dei nati nel 2017 non sono primi figli

Durante i primi 5 mesi dell’anno oltre la metà delle nuove nascite ha interessato donne almeno al secondo figlio. Secondo Wang Pei’an,viceministro della National Health and Family Planning Commission, di tutti i nuovi parti registrati nel 2017, il 57,7% ha coinvolto famiglie con già almeno un bambino, un +8,5% su base annua. Secondo la Commissione, lo scorso anno ci sono state circa 18,5 milioni di nuove nascite, il numero più alto dal 2000. Risultati piuttosto soddisfacenti se si considera il crollo del numero delle donne fertili. Secondo un report del Guilin Evening News, nella provincia del Guangxi, ben il 28% delle nuove mamme ha avuto una gravidanza a rischio. La partoriente più attempata era una 56enne.

Pechino ha cominciato ad allentare la politica del figlio unico nel 2013 con la speranza di contrastare il rapido invecchiamento della popolazione e iniettare nuovo vigore nella manodopera locale. Finora tuttavia i segnali sono contrastanti e c’è chi ritiene sia ormai troppo tardi per sanare le distorsioni causate dal controllo delle nascite.

Manas, il generale trafficante di esseri umani

La scorsa settimana, oltre 60 persone sono finite dietro le sbarre nell’ambito del più serrato giro di vite contro il traffico di esseri umani mai avviato dal governo thailandese. Tra loro c’è il generale Manas Kongpan, condannato a 27 anni di carcere, unico militare ad essere finito nelle maglie della giustizia. Manas era stato arrestato nel 2015 quando gli investigatori avevano scoperto nella giungla tailandese le prigioni dove venivano stipati i migrati in arrivo dalla Birmania e dal Bangladesh (di cui molti rohingya), con l’obiettivo di ottenere il riscatto dai parenti. Alcune vittime venivano poi vendute alle piantagioni di olio di palma in Malaysia. Già noto per i suoi raid contro i mussulmani, Manas era colui che muoveva gli ingranaggi di questo business da 250 milioni di dollari.


[Pubblicato su China Files]





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