giovedì 15 marzo 2012

Osservando le "bugie" di Internet dalla Tribuna del Popolo

Il governo cinese continua a stringere la morsa sui principali mezzi di divulgazione dell'opinione pubblica, da Internet ai media ufficiali, con occhio particolarmente attento verso il brulicante mondo dei social network e dei microblog. E lo fa con ancora maggior solerzia da quando, lo scorso autunno, il Comitato centrale del Partito ha dato il via alla “wenhua tizhi gaige”, la riforma del sistema culturale che, tra nuovi e più rigidi regolamenti sui palinsesti televisivi, richiami all'ordine rivolti al mondo della carta stampata e un più severo monitoraggio del web, ha lo scopo di ricondurre la cultura sulla retta via dei dogmi socialisti.

Ed è così che lo scorso 18 maggio è nata la “Lega contro i rumori”, un gruppo spontaneo- o presunto tale- di microbloggers che ha lo scopo di ripulire il web cinese, individuando false notizie e pettegolezzi (comprese, ovviamente, le voci in grado di danneggiare l'immagine del Partito), responsabili di insinuare tra le persone diffidenza, paura e sospetto. In questi ultimi mesi, la stampa ufficiale non ha concesso sconti, bollando più volte i rumors che compaiono in rete come “droghe sociali”, non meno nocive della pornografia online o del gioco d'azzardo.

Il 7 marzo scorso, il Renmin Luntan (人民论坛) ha pubblicato un articolo dal titolo “Confusione nella divulgazione dei rumors nell’era di Weibo”; una sorta di summa dei principali commenti riportati su alcuni quotidiani nazionali, e riguardanti proprio Internet e le sue tante “bugie”.

Segue la traduzione (testo in cinese)

Il 19 febbraio un certo Liu scriveva su Weibo: “L’ospedale 252Yiyuan di Baoding, nello Hebei, ha confermato un caso di SARS”. La notizia, in seguito ripresa dai media, e’ stata ampiamente dibattuta tra i cittadini del web. Il 27 dello stesso mese, l’Ufficio di pubblica sicurezza del distretto di Xin, della citta’ di Baoding, secondo quanto disposto dalla legge , ha condannato il divulgatore di false notizie a due anni di “rieducazione attraverso il lavoro”. La notizia e’ stata immediatamente diffusa richiamando l’attenzione dell’opinione pubblica. Weibo trabocca di rumors; la sua natura estremamente capillare rende molto facile la propagazione di pettegolezzi e falsita’.
Dunque, nell’era di Weibo come dobbiamo reagire ai rumors?

Varie tipologie di rumors

Wang Dawei, ricercatore per la strategia di produzione di una famosa societa’ fornitrice di servizi internet di Pechino ha suddiviso i “rumori” in tre tipologie:
1) Il primo tipo consiste nelle notizie false diffuse volontariamente. Chi le propaga si avvale della curiosita’ dei netizen, con l’intenzione di fare un scherzo, trarre qualche beneficio o  prendere in giro, diffondendole su vasta scala.
Il 16 maggio 2011, un utente di Weibo ha scritto sul suo microblog: “Hai il coraggio di mangiare il cetriolo anticoncezionale?” [...]


Una volta andato in pensione, l’anziano signor Zhong che dalle zone interne si era trasferito a Zhuhai, ha dichiarato: “noi dopo aver mangiati i cetrioli abbiamo subito visto gli effetti, e le teste e fiori di tali ortaggi che abbiamo venduto al mercato sono state usate tutte come contraccettivi. Tutte le donne che li mangiavano non rimanevano piu’ incinte, addirittura diventavano sterili o si verificavano altre conseguenze terribili.”
Rimpallato sulla rete, alle ore 21,00 del secondo giorno il post del vecchio Zhong era stato gia’ condiviso 12.085 volte.

2) La seconda tipologia comprende I rumors generati involontariamente, occasionalmente, riguardo persononaggi pubblici e conosciuti ai piu’. Notizie lette erroneamente il cui significato viene travisato, ingigantito e messo in risalto.

3) Nella terza categoria rientrano quegli avvenimenti di grande impatto sociale che suscitano un alto grado di attenzione nell’opinione pubblica, e che, a causa della mancanza di fatti concreti, innescano una serie di supposizioni e ipotesi.
Nel contesto di modernita’ in cui viviamo, la circolazione di notizie false avviene senza dubbio ad una velocita’ sempre maggiore, e la sua capacita’ di mietere vittime e’ assai piu’ elevata.

Perche’ nell’era di Weibo si generano tanti rumors?
La velocita’ impiegata nello smentire le falsita’ non e’ paragonabile a quella della loro diffusione.

La rapidita’ con la quale si diffondono le notizie su Weibo e’ di gran lunga superiore a quella degli altri canali informativi, dalla fase di compilazione, all’elaborazione sino ad arrivare alla fase di propagazione, tutte le tappe sono di piu’ facile realizzazione e permettono alle notizie di raggiungere in un baleno migliaia di persone. Tuttavia, la velocita’ di diffusione dei rumors e della loro smentita non sono minimamente paragonabili. Poiche’ il popolo di internet e’ animato dalla curiosita’ e dal gusto per il romanzesco, spesso la quantita’ delle smentite che vengono ripostate sul web rappresenta solo un decimo di quella delle delle false notizie; solo l’1%.
Inoltre la diffusione attraverso la condivisione dei post rende particolarmente difficile una smentita punto per punto, che sia in grado di raggiungere tutti coloro abbiano gia’ letto la notizia falsa.
(fonte: Guangming Ribao光明日报)

La perdita del senso di responsabilità nei confronti della propria identità 

I mezzi di divulgazione hanno subito grandi cambiamenti, e i citizen ora si sentono alleggeriti della responsabilita’ derivante dal proprio vero nome sostituito dai nickname. I rumors non sono una novita’, ci sono sempre stati in ogni epoca, ma oggi ad essere cambiati sono i canali e i mezzi di diffusione, molto differenti da quelli tradizionali. Sulla piattaforma di Weibo le false notizie impazzano, sopratutto grazie ai numerosi passi avanti della tecnologia che ne permettono una piu’ rapida propagazione.
L’assenza di norme che imponessero di rivelare la propria identita’ ha causato la diffusione di molti “pettegolezzi” alimentati da una sorta di “mentalita’ da gregge”, il cui metodo di propagazione non e’ dissimile dall’ “effetto bagno pubblico”(澡堂效应): “Una persona che scenda in strada completamente nuda si potrebbe, ovviamente, pensare abbia qualche problema mentale, o che sia quantomeno eccentrica: ma se entra nuda in una vasca da bagno la cosa sembrerebbe assolutamente normale. Quando a farlo sono tutti, dato che tutti fanno la stessa cosa, anche gli altri seguiranno lo stesso esempio, cosi’ che inseguito diventera’ una tendenza, un fenomeno.” Questo e’ cio’ che in psicologia viene conosciuto come il fenomeno della “decentralizzazione di responsabilita’ (责任分散化).”Se molte persone agiscono allo stesso modo, alla fine finiscono per ritenersi assolte dalla responsabilita’ per il proprio comportamento. Weibo e’ uno spazio sul quale circola una quantita’ enorme di informazioni, ma dove e’ anche molto difficile riuscire a distinguere il vero dal falso, cosi’ che molte persone finiscono per perdersi nei meandri di questo mondo virtuale.
(fonte: Zhuongguo Wenhua Chuanmei wang 中国文化传媒网)

Il sistema di autenticazione e le nuove regole sul nome inducono ad abbassare la guardia

Come scrisse una volta un citizen: “meglio credere alla notizia falsa messa in giro da un utente autenticato, piuttosto che non credere a 10mila notizie vere di utenti non registrati”.
Si potrebbe dire che che il sistema di riconoscimento del nome sia gia’ ritenuto da buona parte degli internauti il sistema piu’ efficace in grado di assicurare la veridicita’ delle notizie nonché la migliore fonte di credibilita’. Shen Yang, docente presso l’Information Management University di Wuhan, ritiene che il sistema di rigistrazione di Weibo da una parte induca i riceventi ad abbassare la guardia nei confronti dei rumors, dall’altra aumenti la propensione degli internauti a ripostare le notizie, cosi’ che in tempi brevissimi le informazioni rimbalzano da un social network all’altro. E risulta ancora piu’ sorprendente la velocita’ di propagazione delle notizie sensibili riguardanti questioni di pubblico interesse non filtrate attraverso il sistema di autenticazione, le quali istigano  spesso l’opinione pubblica alla protesta.
(fonte: Guangming Ribao)

La difficolta’ di confutare i rumors nell’era di Weibo

L’operatore di Weibo ha il dovere di rafforzare l’amministrazione.
E’ necessario che sia chiaro che quando gli operatori internet aggiungono la "V" e segni simili vuol dire soltanto che hanno accertato l’identita’ dell’utente, ma cio’ non significa assolutamente che stiano assicurando allo stesso tempo anche la veridicita’ delle notizie che verranno pubblicate da quell’account. Inoltre gli utenti che su Weibo verranno contrassegnati dalla “V” non necessariamente sono come si potrebbe immaginare;  l’identita’ di alcune persone, sebbene recante la “V”, potrebbe comunque consistere in un “camuffamento”. Il professor Wu Fei ha commentato cosi’ la questione delle falle nell’organizzazione amministrativa: “Il miglior controllo per quanto riguarda l’accertamento delle informazioni consiste nell'aperta concorrenza di mercato tra i vari operatori. Il sistema di controllo piu’ efficace e l'operatore che l'ha messo in atto sarà quello che alla fine raggiungerà maggiore credibilità. E solo i media che hanno credibilità riusciranno ad ottenere una porzione di mercato più consistente. Ma anche il mercato attraversa periodi di fallimento, ed è in quei momenti che una partnership tra governo e aziende acquista una forza di controllo indispensabile.
Weibo applica diverse pene per coloro che diffondono rumors, ma poiché incapaci di comprendere le leggi, molti utenti hanno sollevato sentite obiezioni a riguardo. Secondo alcuni, dovrebbe essere fissata un'udienza in modo da dare alla parte interessata la possibilità di difendersi, mentre molte sono le domande ricorrenti tra i cittadini. L’operatore ha una capacità di giudizio adeguata? Il programma è sufficientemente trasparente? Verrà data la possibilità di ricorrere in appello? Ci sarà una corrispondenza tra colpe e pene adottate? Queste dovranno essere espresse tutte in maniera chiara. Lui (Weibo) ti controlla, ma tu non puoi a tua volta effettuare nessun tipo di verifica su di lui; e questo rappresenta un bel problema perchè ogni potere deve essere sottoposto ad un controllo.”
(fonte: Nanfang Zhoumo南方周末)

Il governo deve concentrarsi sul controllo della società virtuale

Saper gestire internet costituisce una parte fondamentale delle capacità amministrative e dell'arte del governare messa in atto dal Partito. Internet è diventato il nuovo e più importante vettore di espressione dell'opinione pubblica. La voce del web emerge da ogni strato sociale, in particolare dai livelli piu’ bassi e, in una certa misura, si puo’ dire rispecchi l’opinione popolare piu’ autentica. Nel giugno 2008, il segretario generale Hu Jintao ha sottolineato che “internet e’ gia’ diventato il centro di distribuzione dell’informazione culturale e ideologica, nonche’ il megafono della voce del popolo”.

Ma a questo punto sorge una domanda fondamentale. Bisogna espandere le funzioni amministrative del governo, permettendo allo Stato di giocare un ruolo onniscente e onnipotente nel controllo del web, intervenendo con “mano visibile” per debellare tutte le informazioni dannose, oppure bisogna incrementare il rispetto delle norme sulla comunicazione, con ancora maggior forza attraverso l’imposizione di una “mano invisibile” che regoli la nascita e lo sviluppo dell’opinione pubblica, promuovendo le facolta’ autodepurative di cui gode intenet e spingendo il popolo del web ad auto-disciplinarsi e auto-governarsi? Sul versante dell’opinione pubblica della rete, un mezzo di coercizione unitario finirebbe ancora piu’ facilmente per stimolare i conflitti e le contraddizoni in seno alla comunita’ virtuale. Per quanto riguarda quella porzione di internet in cui “cio’ che non si sa va oltre cio’ che e’ gia’ noto”, e’ necessario trovare una forza in grado di controllare e controbilanciare ogni sua parte.
                       
L’arma migliore per sconfiggere le voci false e’ la semplice verita’

Per quanto riguarda l’autenticita’ delle informazioni circolanti su internet, nel mare di notizie e commenti che affolla la rete, si puo’ dire non vi sia nessun amministratore in grado di effettuare un controllo a tappeto sulle notizie, e al momento uno dei problemi piu’ diffusi e’ proprio quello della mancanza di misure amministrative efficaci. Non resta che appellarsi alla capacita’ di autocontrollo degli utenti e alla sorveglianza reciproca tra i vari internauti, facendo si che la piattaforma di Weibo possa sviluppare funzioni “auto-correttive”, incrementando la propria trasparenza.
L’arma migliore per sconfiggere i rumors e’ la pura verita’, e bisogna permettere che tale verita’ diventi il piu’ presto possibile di dominio pubblico. Una volta il blogger di un portale internet di fama nazionale ha affermato: “La comparsa di notizie false in un certo senso rispecchia i numerosi vincoli ancora imposti sull’infosfera. La tutela del diritto all'informazione e’ una delle migliori medicine per contenere il proliferare di rumors e, per ottenere questo obiettivo, l’intervento del governo e’ chiaramente uno dei mezzi piu’ efficaci.”
(fonte: Guangming Ribao)

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