martedì 3 maggio 2016

Rassegna: dispacci dalla Silk Road Economic Belt


In "China's Silk Road in Central Asia: transformative or exploitative?" Sarah Lin mette in risalto le potenzialità della cintura economica terrestre, evidenziando tuttavia i limiti, prima fra tutti la più volte sbandierata alluvione di operai cinesi. Se infatti il Turkmenistan richiede tecnicamente che la forza lavoro di un progetto sia costituito al 70 per cento da dipendenti locali, e l'Uzbekistan permette che le aziende cinesi inviino solo personale manageriale (non operai), in realtà  pare che tali disposizioni vengano spesso aggirate. In Kirghizistan e Tagikistan la forza lavoro cinese è anche più visibile. In Kirghizistan, ad esempio, la costruzione di due strade (la Osh-Sary Taš-Irkeshtam e la Bishkek-Naryn-Torugart) - finanziate in parte dalla Cina - ha visto la partecipazione di un 30 per cento di lavoratori locali contro il 70 per cento dei lavoratori cinesi. Mentre il 60 per cento delle materie prime utilizzate era importato. (Financial Times)

Oltre 20 dei paesi attraversati dalla “One Belt One Road” hanno truppe statunitensi stazionate sul loro territorio o alleanze militari con gli Stati Uniti. Nella regione ci sono una decina di alleati non-NATO degli Stati Uniti. Con l’avanzare di OBOR, molti dei suoi progetti coinvolgeranno anche paesi della NATO, dal momento che l’iniziativa copre 13 dei 28 paesi membri dell’Alleanza atlantica. (Global Times)

Impianti chimici, metallurgici e cementifici potrebbe presto essere trasferiti dalla Cina settentrionale nel Far East russo. E' quanto stabilito nell'ambito di un accordo raggiunto ai primi di aprile, durante la visita del ministro per lo sviluppo del Far East Alexander Galushka a Pechino. Il piano - la cui fattibilità è di per sé discutibile - si inserisce nel tentativo messo in campo dal governo cinese di liberare il nord-est cinese dalle molte fabbriche inquinanti. E nonostante le rassicurazioni sul rispetto degli standard ambientali, non fa strano che la società civile russa sia già sul piede di guerra. La penetrazione cinese nella spaziosa e desolata Siberia è da anni motivo di agitazione tra la popolazione locale. Appena pochi giorni fa le autorità della provincia cinese dello Heilongjiang, al confine con la Federazione, hanno reso approvato la politica dei tre figli per le coppie appartenenti a categorie specifiche, come quelle rimpatriate dall'estero o provenienti da Hong Kong, Macao e Taiwan. (Ria Novosti)

China Exim Bank e China Development Bank hanno siglato un accordo con il consorzio Yamal LNG per un prestito da 9,3 miliardi di dollari spalmato su 15 anni per lo sviluppo dell'impianto di Sabetta, nella penisola di Yamal. (Eurasian Business)

La China Railway Cooperation sta portando avanti degli studi di fattibilità per realizzare la seconda ferrovia ad alta velocità più lunga del mondo e che dovrebbe collegare Chennai a New Delhi. (Xinhua)

La China National Petroleum Corporation (CNPC) sta considerando l'acquisizione di una quota di Rosneft del 19 per cento quando la società russa avvierà il piano di privatizzazione nei prossimi mesi. CNPC possiede già lo 0,7 per cento dal 2006. Il progetto verrà probabilmente discusso durante il prossimo incontro tra Xi Jinping e Putin. (Eurasian Business)

La Skyland Petroleum Limited ha annunciato che comincerà a distribuire petrolio e gas da Russia, Tagikistan e Georgia verso Pechino, Shanghai e le province cinesi dello Heilongjiang e del Liaoning attraverso l'oleodotto Eastern Siberia-Pacific Ocean" e il gasdotto "Power of Siberia". Skyland Petroleum svilupperà giacimenti nella Siberia orientale in partnership con compagnie cinesi private e statali. (China.org)

La Cina importerà più gas dal Turkemnistan grazie a una stazione di compressione presso il giacimento di Malai. Secondo un accorodo stretto nel maggio del 2015 tra Pechino e Ashgabat, il paese centroasiatico pomperà 65 miliardi di metri cubi l'anno entro il 2021. (Steppe Dispatches)

La città tedesca di Duisburg riceve ormai un treno al giorno dalla Cina, di cui tra i 3 e i 5 a settimana da Chongqing, due alla settimana da Wuhan e uno da Changsha. Ci sono anche treni settimanali che da Wuhan e Zhengzhou arrivano ad Amburgo. E la Germania non è l'unico Paese della Nuova Via della Seta ad aver moltiplicato gli scambi ferroviari con il Regno di Mezzo. (Los Angeles Times)

L'Asia Development Bank e l'Asian Infrastructure Investment Bank hanno siglato un memorandum d'intesa a Francoforte, in occasione del 49esimo meeting del consiglio di amministrazione dell'ADB. L'accordo pone le basi per l'avvio di una serie di progetti congiunti, il primo dei quali, come anticipato da alcune fonti, consisterà nella costruzione di un tratto autostradale di 64 chilometri tra Shorkot e Khanewal, Pakistan. (Xinhua)

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