mercoledì 16 novembre 2011

Ai Weiwei e la breve storia di Caonima

Ai Weiwei ha pagato il suo riscatto, gli 8,25 yuan (961mila euro) necessari per procedere al ricorso legale contro l'accusa di evasione fiscale, come ordinato dalle autorità (leggi:Ai Weiwei: "ho pagato il mio riscatto"). Eppure, nonostante i trascorsi burrascosi, l'artista-dissidente cinese, durante questa interminabile Odissea, non ha mai accantonato il suo spirito ribelle continuando a lanciare pungenti provocazioni. Ecco un'inedita performance canora dell'artista, dal significato ben più rivoluzionario di quanto non possa sembrare ad una prima occhiata, o meglio, ad un primo ascolto. Il filmato è stato pubblicato su You Tube pochi giorni fa.


Introduzione
Caonima 草泥马 è il nome della canzone, letteralmente tradotto in inglese come "Grass Mud Horse", ma che in realtà si basa su un gioco di assonanze realizzato sulla pronuncia del cinese mandarino: le stesse parole scritte con altri caratteri e pronunciate con toni differenti, suonano piuttosto come un ben poco cortese "fuck your mother" (操你妈). Il termine oggi viene utilizzato dal popolo del web come sfida simbolica contro la censura di Internet messa in atto dal Partito comunista cinese.

La storia
Lo Caonima, che trova le sue origini in un articolo beffa pubblicato su Baidu Baike nel 2009, rientra nella categoria delle 10 creature mitologiche i cui nomi formano parole oscene, ed è diventato un argomento cult dei forum di discussione, sino a richiamare l'attenzione della stampa di tutto il mondo. L'animale in questione, che è stato associato a qualcosa di simile all'alpaca, ha già ispirato cartoni animati e giocattoli per bambini.

Secondo l'articolo di Baidu Baike, quest'essere vivrebbe nel Mhaler Gobi, in cinese Ma Le Ge Bi 马勒戈壁 che ancora una volta è omofono di 马了个屄 ("your mother's fucking cunt"). Nella storiella satirica inventata dagli internauti, lo Caonima è un animale intelligente e tenace, costantemente minacciato dai granchi di fiume (河蟹, héxiè) i quali simboleggiano la cesoia delle autorità, mentre la pronuncia del termine ricalca allo stesso tempo la parola "armonia" (和谐, héxié), facendo riferimento alla "società armoniosa" fortemente sponsorizzata dalla politica del governo cinese. Il granchio inoltre, nell'immaginario popolare, rappresenta "un tiranno che usa la forza per conquistare il potere".

Il successo ottenuto dai video musicali e dai cartoni animati incentrati su questa sfacciata creatura mitologica ha attirato la scure del Partito, con il risultato che, ben presto, molti di questi "prodotti nocivi" sono stati bloccati, divenendo inaccessibili agli utenti di Internet. Intanto l'11 marzo 2009 l'alpaca ribelle conquistava la rete in lingua inglese grazie ad un articolo pubblicato sul New York Times, in cui veniva data ampia eco al fenomeno.

Sempre nello stesso anno, Ai Weiwei pubblicava Caonima Dang Zhongyang (草泥马挡中央), il suo autoritratto nudo come mamma l'ha fatto mentre si copre i genitali con un peluche di alpaca. "Fuck your mother, the Communist party central committee" è il messaggio leggibile a chiare lettere; un atto di sfida, questo, che molti ritengono abbia contribuito al suo arresto avvenuto nell'aprile 2011.

L'epilogo
Il 20 marzo 2009 il New York Times riportò il messaggio di un amministratore di Internet- inoltrato da un collaboratore del Global Voices Online-  in cui si intimava a "non diffondere o pubblicizzare qualsiasi contenuto relativo a Caonima" a causa dell'eccessiva importanza attribuitagli oltremare, dove la questione era stata amplificata e riproposta come uno scontro aperto tra i netizen e il governo cinese.

Dopo soltanto cinque giorni, il ministero degli Esteri confermò ufficialmente ciò che si paventava oramai da tempo: in Cina viene bloccato l'accesso a You Tube, complici i recenti video sulla repressione messa in atto dal governo cinese durante il 50esimo anniversario della Rivolta tibetana del 10 marzo 1959.

Poi, il 30 marzo, una direttiva della State Administration of Radio, Film, and Television (SARFT) mise un ulteriore bavaglio al web, vietando 31 categorie dai contenuti ritenuti inadatti che spaziavano dalla violenza alla pornografia, compreso tutto ciò che potesse "incitare alla discriminazione etnica o minare la stabilità sociale". Caonima è stato una delle prime vittime di questa strage mediatica.


fonte: Wikipedia

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